A qualcuno potrà sembrare un tentativo di ‘mettere le mani avanti’, ad altri invece parrà una presa di posizione sincera; qualcun altro, infine, le riterrà dichiarazioni furbe e un po’ ‘paracule’ come si dice in gergo. Sta di fatto che Zlatan Ibrahimovic ieri, subito dopo il fischio finale di Saint Etienne – Paris Saint Germain ha detto di non sognare di conquistare il Pallone d’oro, il riconoscimento per il quale è tra i favoriti. Soltanto pochi giorni fa il procuratore dell’attaccante svedese, Mino Raiola, aveva dichiarato che se non lo avesse vinto il suo assistito, quello assegnato da Fifa e France Football si sarebbe confermato un riconoscimento politico e corrotto. Parole nette, che facevano trasparire anche la grande ambizione del vulcanico agente italo-olandese.
A gelare l’entusiasmo e la boria di Raiola ci ha pensato proprio Ibra, che mercoledì ha siglato il suo primo poker in Champions League.
Vincere con la mia squadra, è questo il mio Pallone d’Oro. Non è il mio sogno vincere questo riconoscimento. Il mio sogno è vincere titoli col Paris Saint Germain, i trofei individuali sono solo dei bonus.
Dichiarazioni che potrebbero essere lette con un tentativo di ridimensionare il prestigioso premio, ma anche forse come una dichiarazione d’amore al club nel quale milita da più di un anno e con il quale ha vinto per ora uno scudetto.
Per la cronaca, dopo lo 0-5 contro l’Anderlecht, ieri la squadra allenata da Blanc non è andata oltre il pareggio, peraltro raggiunto in rimonta grazie ai gol di Cavani e Matuidi. Il punto permette al Psg di raggiungere al primo posto in classifica in Ligue 1 il Monaco di Claudio Ranieri.
Riproduzione riservata © 2024 - CALCIOBLOG